No menu items!
15.2 C
Buenos Aires
Wednesday, April 24, 2024
HomeAmerica CentralePiccoli tiranni crescono

Piccoli tiranni crescono

Claudia Paz y Paz, fiscal guatemalteca costretta all’esilio, per la sua battaglia contro la corruzione, illustra in una intervista con BBC World le radici e le coseguenze della nuova minaccia autoritaria che, a diversi livelli, percorre l’intera America Centrale.

Lo stato d’emergenza in El Salvador per fermare un’ondata di violenza più di un anno fa ha finito per replicarsi nella vicina Honduras, compresa la sospensione delle garanzie costituzionali che accompagna questa misura.

Dopo che centinaia di oppositori in Nicaragua hanno trascorso anni in carcere, in Guatemala si è cominciato a perseguitare e arrestare giudici, attivisti e giornalisti indipendenti che, in molti casi, hanno finito per esiliarsi fuori dal paese.

È il caso di Claudia Paz y Paz, che all’epoca fu la prima donna a ricoprire la carica di procuratore generale in Guatemala.

Lei, come molti altri esperti, avverte oggi della pericolosa tendenza verso un maggiore autoritarismo che stanno prendendo molti governi dell’America centrale, una regione dove le guerre civili e i governi militari sono ancora molto recenti.

Riconosciuta attivista e referente nell’area, Paz y Paz ha lavorato per oltre 25 anni per rafforzare la giustizia e i diritti umani nel suo paese, guadagnandosi la candidatura per il premio Nobel per la pace nel 2013.

Successivamente avrebbe fatto parte dei Gruppi Interdisciplinari di Esperti Indipendenti di Ayotzinapa (Messico) e del Nicaragua, dopo lo scoppio della crisi sociale e politica nel 2018.

In questa intervista con BBC Mundo, l’attuale direttrice del Programma per l’America Centrale e il Messico del Centro per la Giustizia e il Diritto Internazionale (CEJIL) sottolinea che la salute della democrazia centroamericana sta attraversando un momento critico di fronte alla diffusa indifferenza della comunità internazionale.

Come valuta la situazione nei paesi dell’America centrale in materia di rispetto delle istituzioni democratiche e dei diritti umani da parte dei loro governi?

In America centrale, negli ultimi anni, si è assistito a un riemergere dell’autoritarismo e le tendenze sono chiaramente contrarie al rafforzamento dello Stato di diritto o al mantenimento dei diritti umani.

Chiaramente, nella maggior parte dei paesi sono stati compiuti sforzi per sottomettere il sistema giudiziario e l’indipendenza dei poteri….

Leggi l’intera intervista, in spagnolo, in BBC World

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Most Popular

Recent Comments

Sandro Berticelli on Maduro, una catastrofica vittoria
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Corrado on Cielito lindo…
Corrado on Tropico del cancro
Corrado on Evo dixit
Corrado on L’erede
Alligator on Aspettando Hugodot
A. Ventura on Yoani, la balena bianca
matrix on Chávez vobiscum
ashamedof on Chávez vobiscum
stefano stern on Chávez e il “maiale”
Antonio Moscatelli on Gennaro Carotenuto, cavallinologo
pedro navaja on La strada della perdizione
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
giuilio on Maracanazo 2.0