Henrique Capriles Radonsky ha vinto le primarie della “Mesa de Unidad Democratica (MUD). Ha vinto alla grande, conseguendo oltre il 63 per cento degli oltre 3 milioni di voti depositati nelle urne. E da qui parte la campagna presidenziale che, il prossimo 7 ottobre, lo vedrà sfidare Hugo Chávez. Parte come? Il modo migliore per rispondere a questa domanda è ascoltare le prime parole che il presidente in carica ha dedicato al suo prossimo avversario. (clicca qui per un profilo del vincitore scritto da Paolo Manzo).
Per Chávez, Capriles non è che un “majunche” – insulto liberamente traducibile in schifezza, porcheriola – il cui destino già sta scritto nei libri di Storia. Il leader bolivariano non solo lo batterà, ma lo ridurrà in polvere, non senza aver prima provveduto a smascherarlo. “non nasconderti, majunche, non travestirti. Hai la coda da maiale, le orecchie da maiale, grugnisci come un maiale. E questo perché tu sei un maiale…”. Parole alate. Parole che, una volta di più riflettono la pacata eleganza della personalità dell’uomo che guida il Venezuela e le vertiginose altezze nelle quali si muove il suo pensiero politico. Parole che accompagnano la più generale campagna di discredito – una campagna che non ha risparmiato neppure le origini “giudee” di Capriles – lanciata dall’intellettualità chavista contro il suino-candidato.
I sondaggi danno per il momento un buon vantaggio a Chávez (circa il 58 per cento dei voti). E dalla sua il presidente bolivariano ha, notoriamente, l’intera macchina statale e l’uso discrezionale di gran parte degli introiti del petrolio. Ma il cammino è ancora lungo. E chissà che, lungo il cammino, una parte consistente dell’elettorato non si scopra stanca dell’egolatria di un presidente che ha trasformato in “mito nazionale” la sua non propriamente eroica biografia e che sembra capace di esprimersi solo per insulti. Sarebbe bello poter leggere, un giorno, sui libri di Storia: Hugo Chávez, presidente del Venezuela autonominatosi erede autentico di Simón Bolivar, sconfitto da un maiale nelle elezioni dell’ottobre 2912…
Ma lasciamo la parola al medesimo Chávez. Ecco il video:
Molto azzeccata l’immagine. Giusto nel caso che qualcuno volesse capire chi, tra Chavez e Capriles, e’ iul vero “maiale”.