Con le sue tre raffinerie, i suoi nove oleodotti e le sue 5.500 stazioni di servizio in territorio statunitense, la CITGO Holding Corporation è forse la più appetibile delle parti che compongono PDVSA, l’ente petrolifero di Stato venezuelano. Ed è anche la parte più contesa tra le “due presidenze” del Venezuela. Quella di Nicolás Maduro, rielettosi fraudolentemente lo scorso 20 di maggio, e quella di Juan Guaidó, presidente della Asamblea Nacional, quale il governo Usa è intenzionato a dirottare tutti i proventi dell’acquisto del petrolio venezuelano e tutte le proprietà che lo Stato del Venezuela possiede in territorio Usa. Come rammenta questo articolo pubblicato da Caracas Chronicles, c’è però, sullo sfondo della battaglia, un piccolo problema: il 50,1 per cento della proprietà di CITGO già è “ipotecata” a garanzia dei buoni del tesoro emessi dal governo venezuelano a copertura d’un gigantesco debito pubblico. Ed il restante 49,9 per cento già è in pratica – sempre a causa dei debiti contratti – proprietà di Rosneft, l’ente petrolifero della Russia di Putin….Leggi….