L’amministrazione di Donald Trump intende ritirare segretamente le accuse contro i leader della Mara Salvatrucha-13 (MS-13) accusati di atti di terrorismo, che ha ordinato di perseguire durante il suo primo governo e la cui cattura era l’obiettivo prioritario della Forza Congiunta “Vulcan”.
Vulcan è stata creata e annunciata con clamore da Trump nel 2019, come un’unità appositamente progettata per combattere la MS-13, in cui convergono il Dipartimento di Sicurezza Nazionale, diverse agenzie federali e dieci procuratori, che operavano in cinque paesi. Uno dei risultati più promossi di questa unità è stata la cattura di nove leader di quella banda, tutti salvadoregni, accusati di narcoterrorismo, traffico di persone, omicidi commessi negli Stati Uniti e di pianificare l’omicidio di un agente dell’FBI, tra altri reati.
Il governo degli Stati Uniti, attraverso il procuratore federale del Distretto Est di New York, John J. Durham, ha già chiesto alla Corte Est di New York il ritiro delle accuse che pesavano contro due dei nove leader della MS-13: Antonio López Larios, alias Greñas, e Vladimir Antonio Arévalo Chávez, alias Vampiro. In entrambi i casi, il procuratore Durham ha sostenuto davanti alla corte che c’erano considerazioni “geopolitiche” e di “sicurezza nazionale” più rilevanti da far pagare a questi membri delle gang per i crimini di cui sono accusati….
Così comincia, sul quotidiano “El Faro” un’inchiesta che rivela il per niente piccolo e molto sporco segreto che si cela dietro la conclamata alleanza – stretta nel nome della lotta contro le gamg – tra due aspiranti dittatori: il presidente Usa Donald Trump e Nayib Bukele, presidente di El Salvador. Clicca qui per leggere l’intera storia, in spagnolo su El Faro

