No menu items!
17.1 C
Buenos Aires
Thursday, April 25, 2024
HomesidebardomandaQuo vadis Paraguay?

Quo vadis Paraguay?

Dopo l’ampia vittoria di Santiago Peña, il Partito Colorado sembra più che mai padrone del paese che – in dittatura o in semi-democrazia – ha quasi ininterrottamente governato per 70 anni. Ma, come dimostrato dal successo della candidatura dell’ “anarchico romantico” Paraguayo “Payo” Cubas, sotto questa patina di strapoptere cova una protesta che non sarà facile controllare. Un'analisi di Infobae

Rappresentando sia il cambiamento potenziale sia la continuità, la vittoria del Partito del Colorado alle elezioni nazionali in Paraguay del 30 aprile 2023 pone il paese su una strada delicata con rischi e opportunità sia per il suo partner Stati Uniti sia per il resto dell’America Latina.

Il Partito Colorado del presidente eletto Santiago Peña si è trincerato al potere tanto come istituzione sociale quanto come forza politica. Tuttavia, la schiacciante vittoria di Peña sul candidato della coalizione Concertación, Efraín Alegre, riflette controintuitivamente il profondo malcontento dei paraguaiani per lo status quo di corruzione endemica, povertà e disuguaglianza, reti criminali e aumento degli omicidi. Fino alle ultime settimane delle elezioni, Peña e Alegre erano in una corsa molto combattuta con un gran numero di elettori indecisi. Negli ultimi giorni, il candidato outsider e sedicente “anarchico romantico” paraguaiano “Payo” Cubas è salito nei sondaggi grazie in parte ai suoi ampi attacchi allo status quo. Paradossalmente, il suo boom sottrasse voti a Alegre, che catapultò alla vittoria Peña, leader del Partito Colorado, la quintessenza dello status quo.

Peña prenderà il potere il 15 agosto con un elettorato deluso e cinico, nonostante abbia ottenuto il 43% del voto popolare. D’altra parte, il suo disciplinato Partito Colorado ha ottenuto buoni risultati nelle elezioni al Congresso del Paraguay, di fronte alla Concertazione, politicamente più dispersa, ottenendo la maggioranza nel Senato paraguaiano e nella Camera bassa. Questo darà a Peña un certo margine per portare avanti un’agenda legislativa, anche se senza garanzie. Il Partito Colorado ha anche vinto almeno 14 dei 17 governatorati statali.
Il nuovo governo di Peña assumerà le sue funzioni in una delicata posizione intermedia rispetto a tre “punti di svolta strategici” interconnessi che sono vitali per il futuro orientamento del Sud America: 1) le sue relazioni diplomatiche con la Repubblica popolare cinese nei confronti di Taiwan; 2) la sua posizione nei confronti della corruzione e della criminalità organizzata e 3) le sue relazioni con gli Stati Uniti. La direzione del Paraguay in ognuna di queste tre aree influenzerà profondamente il corso degli eventi in Sud America e in tutto il mondo. Questi tre “punti di svolta” strategici sono in funzione della posizione unica di Peña in Paraguay e del Paraguay all’interno del Sud America….

leggi l’intero articolo, in spagnolo, su Infobae

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Most Popular

Recent Comments

Sandro Berticelli on Maduro, una catastrofica vittoria
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Corrado on Cielito lindo…
Corrado on Tropico del cancro
Corrado on Evo dixit
Corrado on L’erede
Alligator on Aspettando Hugodot
A. Ventura on Yoani, la balena bianca
matrix on Chávez vobiscum
ashamedof on Chávez vobiscum
stefano stern on Chávez e il “maiale”
Antonio Moscatelli on Gennaro Carotenuto, cavallinologo
pedro navaja on La strada della perdizione
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
giuilio on Maracanazo 2.0