Costretto all’esilio, ancora studente, durante il lungo e tetro regno dei Somoza, Sergio Ramírez tornò infine in Nicaragua nel 1979 quando la rivoluzione sandinista – una vera rivoluzione in quei suoi primi anni – pose fine alla dittatura. E divenne, in quell’anno, vicepresidente al lato di Daniel Ortega. Ovvero: al lato di quello che, allora, della rivoluzione era uno dei nove comandanti. Oggi – più di quarant’anni dopo – Sergio è di nuovo un esiliato. Ed a cacciarlo dal Nicaragua, sulla base di farsesche accuse, è proprio Daniel Ortega, democraticamente tornato ad esser presidente nel 2006 e, come i Somoza, deciso, da allora, a restare al potere in barba alla democrazia. Ed è proprio la storia di questo doppio esilio – che poi altro non è che la triste storia d’una rivoluzione diventata tirannia – quella che racconta su Infobae Gabriela Esquivada…leggi…