…Da un lato, un mediocre economista che per caso è diventato presidente e che credeva di poter spodestare il carismatico leader indigeno (Evo) bandendolo elettoralmente. Dall’altro, il leader che, ormai al tramonto, non può più vincere le elezioni, ma senza il cui sostegno non si vince, vendicandosi contribuendo a distruggere l’economia senza capire che in questa catastrofe sta demolendo anche la propria opera. Il risultato finale di questo miserabile fratricidio è la sconfitta temporanea di un progetto storico e, come sempre, la sofferenza degli umili che non sono mai stati presi in considerazione dai due fratelli ubriachi di strategie personali….
Álvaro García Linera, l’uomo che, nelle vesti di vicepresidente, fu la mente strategica del “miracolo boliviano”, negli anni della presidenza di Evo Morales, con queste parole analizza, su “Il Manifesto”, le ragioni politiche che, domenica scorsa, hanno marcato la catastrofica sconfitta del MAS e di tutta la sinistra nelle prima ronda delle presidenziali.


The article highlights a significant political defeat, reflecting deep divisions in Bolivian society. Its a stark reminder of how political shifts can reshape nations, leaving lasting impacts on the future.