No menu items!
20.1 C
Buenos Aires
Friday, November 22, 2024
HomeSud AmericaEcuadorO io, o l'aborto

O io, o l’aborto

Tradimento! ha gridato un inferocito Rafael Correa. Ed ha minacciato di dimettersi dalla carica di presidente qualora non venisse immediatamente ritirata la proposta di (una peraltro molto limitata) depenalizzazione dell’aborto presentata nell’Assemblea Nazionale da alcuni esponenti (perlopiù donne) della sua coalizione di governo (la Alianza País, che nella AN gode di una molto ampia maggioranza). Come molti altri leader della sinistra latinoamericana, anche Rafael Correa è un molto fiero (in altre latitudini lo si definirebbe senza esitazioni un vero e proprio fanatico) avversario d’ogni forma di interruzione della maternità. Il che spiega l’altrimenti inspiegabile focosità d’una reazione giunta, per l’appunto, all’estremo di qualificare come “traditori” i promotori dell’iniziativa. Nel nome dell’unità delle forze di governo, la proposta – che si limitava a depenalizzare l’aborto nei casi di stupro e di pericolo per la vita della partoriente – è stata infine ritirata. Ma l’episodio, oltre a lasciare una molto amara scia polemica, ha con grande spettacolarità riproposto, su questo terreno, la “eccezionalità” degli atteggiamenti d’una sinistra latinoamericana ancor oggi estremamente divisa di fronte ad una questione che, in altre parti del mondo, già è stata definita, ben oltre i limiti della sinistra, da un ampio (ed ormai inalterabile) consenso.

Ecco come, in articolo pubblicato da Infolatam, Rogelio Nuñez riassume la molto variegata mappa delle posizioni della sinistra in materia di aborto.

Da segnalare anche la sonora sconfitta che, in Uruguay – dove una legge di depenalizzazione dell’aborto nei primi tre mesi di gravidanza è stata approvata quest’anno – hanno recentissimamente subito le forze che puntavano ad abolirla per referendum. Il lascia intravvedere come, probabilmente, i molti cattolicamente zelanti leader della sinistra progressista siano, in Latino America molto più indietro della pubblica opinione.

Previous article
Next article

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Most Popular

Recent Comments

Sandro Berticelli on Maduro, una catastrofica vittoria
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Corrado on Cielito lindo…
Corrado on Tropico del cancro
Corrado on Evo dixit
Corrado on L’erede
Alligator on Aspettando Hugodot
A. Ventura on Yoani, la balena bianca
matrix on Chávez vobiscum
ashamedof on Chávez vobiscum
stefano stern on Chávez e il “maiale”
Antonio Moscatelli on Gennaro Carotenuto, cavallinologo
pedro navaja on La strada della perdizione
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
giuilio on Maracanazo 2.0