Nel suo blog per Il Fatto Quotidiano, il giurista internazionale Fabio Marcelli analizza le elezioni regionali svoltesi in Venezuela e crede di vedere, nello svolgimento e nei risultati – tutt’altro che sorprendentemente favorevoli, questi ultimi, al governo un esempio da seguire per rilanciare la sinistra a livello planetario. Per arrivare a queste conclusioni, il giurista deve, non sorprendentemente, dare una “ritoccatina”, anzi, una “ritoccatona” a fatti e cifre, laddove ad esempio seraficamente afferma che gli osservatori della Comunità Europea hanno avallato la regolarità di un processo del quale hanno in realtà, nel loro rapporto preliminare, confermato tutti i limiti “strutturali”. E, soprattutto, laddove afferma che, con il 41 per cento di affluenza al voto, il Venezuela ha raggiunto livelli di partecipazione simili a quelli dell’Italia in analoghe forme di suffragio (55%) e di precedenti consultazioni (alle ultime regionali aveva partecipato il 65% dell’elettorato).
“In conclusione – scrive il Marcelli chiudendo il suo cavernicolo ed aritmeticamente squinternato panegirico –[le elezioni venezuelane sono state] un vero e proprio miracolo di democrazia, tenendo conto della spaccatura sociale e politica, della pandemia e delle insensate sanzioni applicate da Stati Uniti e Unione Europea. Quanto a queste ultime, è definitivamente il caso di abolirle e l’Unione europea, che ha partecipato con una delegazione di osservatori propri constatando la correttezza delle procedure elettorali, deve decidersi a superare le resistenze della destra oltranzista, uno dei cui leader in Spagna è il padre di quello di uno dei partiti marginali che hanno chiamato all’astensione in Venezuela. Ma anche gli Stati Uniti devono decidersi in tal senso e devono al più presto liberare il diplomatico venezolano Alex Saab, che hanno catturato a Capo Verde e tengono prigioniero con motivazioni per me prive di ogni fondamento”.
Le sue ultime parole il Marcelli le dedica all’Italia ed in particolare alle sue forze di sinistra apertamente invitate a seguire la strada tracciata da Maduro & Co. “Per noi italiani – afferma infatti – questa ennesima vittoria del chavismo rappresenta la prova del fatto che una sinistra di popolo può vincere. Purché esista”.