La “doppia moneta” nasce a Cuba nel pieno del cosiddetto “periodo especial”, al fine di rispondere ad una elementare ed esiziale esigenza. Causa il dissolversi dell’impero sovietico e del Comecon – ovvero: dell’alleanza economica tra paesi socialisti che garantiva a Cuba una molto rilevante quota dei suoi beni di consumo – gran parte delle cose necessarie per sopravvivere si erano rese disponibili solo usando il dollaro. Erano i primi anni ’90. E la misura era stata concepita, oltre che come un “male necessario’, come assolutamente provvisoria. Tanto provvisoria che ancor oggi – dopo la molto formale riforma che, nel 2004, sostituì il dollaro con il CUC (peso convertibile) – resta in pieno vigore. O meglio: in piena debolezza, visto che non si tratta, per la economia cubana e per le sue prospettive future, che di una molto obsoleta palla al piede. Su un punto tutti gli economisti sembrano infatti concordare. È giunto il tempo di cambiare. Ma come? A questa domanda cerca di rispondere questa ampia analisi pubblicata, firma Armando Nova González, un economista cubano, dall’agenzia di notizie IPS….Leggi…