…anche se più esatto sarebbe chiamarlo santafeazo. Poiché proprio A Santa Fe, nel giorno del 61esimo anniversario della storica vittoria sul Brasile nella finale dei mondiali del ’50, la nazionale uruguayana ha confermato la sua vocazione d’implacabile guastafeste, eliminando dalla Copa America l’Argentina di Messi, padrona di casa e grande favorita. L’Uruguay ha vinto ai calci di rigore al termine di una partita che, dopo l’espulsione del “ruso” Diego Pérez, al 30′ del primo tempo, sembrava destinata a finire in una goleada a favore della seleción albiceleste. La quale, pur dominando gran parte della gara, non ha tuttavia fatto i debiti conti con la garra charrúa (il proverbiale spirito agonistico uruguayano), non sempre fonte d’un gioco esteticamente esaltante, ma capace – ogni 61 anni, o giù di lì – di produrre miracoli.
Erra una vita che aspettavo questo giorno