Aruká Juma aveva 86 anni ed era l’ultimo sopravvissuta d’una etnia amazzonica – quella per l’appunto degli Juma – che, fino agli anni ’60, quando fu vittima d’una campagna di genocidio, viveva nello stato di Rondonia e vantava tra le 12.000 e le 15.000 anime. Sabato scorso lo ha ucciso il coronavirus che, in Brasile, ha colpito con particolare durezza le comunità indigene. Lo racconta Naiara Galarraga Gortázar in un articolo per El País di Madrid…leggi…