Mezzo secolo per Jorge Rafael Videla, 15 anni per Reynaldo Bignone e carcere – anni di carcere – per tutti gli altri nove imputati del processo conosciuto come dei “bambini rubati”. La verità era nota da tempo: gli uomini della dittatura argentina sistematicamente rubavano – ed affidavano a famiglie di loro conoscenza – i figli neonati delle donne che torturavano ed assassinavano nelle carceri clandestine. Ed ora questa verità è finalmente diventata sentenza. Per le vittime della dittatura – quelle sono state ammazzate e quelle alle quali è stata rubata l’identità – la giustizia è arrivata molto tardi. Ma è arrivata.
Da Pagina 12: “Una pratica sistematica e generalizzata” di Alejandra Dandan
La lista dei 105 bambini sequestrati
Video: la testimonianza della figlia di una delle donne “desaparecidas”