Altrove sinonimo di moderazione, tolleranza e saggezza, il termine “dialogo” è diventato, nel Venezuela bolivariano, una sorta di mala parola, triste evocatrice di inganni. E questo per via dell’uso, sempre strumentale e spesso decisamente truffaldino, che il governi di Hugo Chávez prima e Nicolás Maduro poi ne hanno fatto in passato. “Dialogare” non è fini qui stato, per il regime chavista, che un modo per guadagnar tempo nei momenti di crisi. Ed è per questo che, in Venezuela, gran parte dell’opposizione guarda oggi con sospetto e scetticismo i colloqui in corso in Norvegia. Pochi credono ad un dialogo che tuttavia – a dispetto dei molto poco incoraggianti precedenti – resta l’unica possibile via d’uscita ad una crisi che, come scrive Moises Naim in questo commento pubblicato da El País di Madrid, è causa di enormi e non più tollerabili sofferenze….Leggi…