Nell’anno 1975, nell’annunciare la nazionalizzazione del petrolio venezuelano, l’allora presidente Carlo Andrés Pérez pronunciò queste parole: “No debemos olvidar en la euforia de este gran momento nacional que el camino de nuestra independencia económica recién se comienza. Será tarea cotidiana sin complacencias ni complicidades. Ahora no tendremos excusas para nuestros fracasos. La tarea es absolutamente nuestra y la riqueza que podamos crear será obra nuestra. Pero también ahora seremos responsables o culpables de la miseria de nuestros niños, del abandono de nuestros cultivos y del desamparo de nuestros hogares”.
9Da allora sono trascorsi molti anni. Ed in questi anni l’ente petrolifero nazionale è passato dall’essere la più grande ed efficiente impresa dell’intera America Latina, ad un relitto in piena bancarotta economica, politica ed etica, si è trasmutata nello specchio rotto nel quale meglio si riflettono le immagini della catastrofe nel quale è precipitato il Venezuela. Quella del PDVSA tra il 199, anno dell’ascesa al potere di Hugo Chávez, ed i giorni nostri è, a tutti gli effetti, la storia di un assassinio. Una storia che su Prodavinci, viene tristemente, ma brillantemente raccontata da Luís A. Pacheco….Leggi….