Quando non mancano che pochi mesi alle prossime elezioni presidenziali, il presidente brasiliano in carica, Jair Bolsonaro, torna a sollevare dubbi sulla affidabilità del sistema elettorale. Lo stesso sistema che quattro anni fa ha garantito la sua vittoria, ma che, stando a pressoché tutti i sondaggi, il prossimo ottobre potrebbe, con ogni probabilità, decretare, fin dal primo turno, il suo trasloco dal Palacio do Planalto. E fin troppo facile è pensare che, ventilando la possibilità di frodi che non esistono, Bolsonaro stia pensando ad una replica della rappresentazione messa in scena due anni fa – e per molti aspetti ancora in cartellone – da Donald Trump negli Stati Uniti. Ecco quel che, su El País di Madrid scrive in proposito Naiara Galarraga Cortázar.
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha ricevuto lunedì nella sua residenza una quarantina di ambasciatori accreditati a Brasilia e da lui espressamente invitati per dettagliare, in loro presenza, la sua tesi secondo cui il sistema di voto brasiliano non è sicuro, di passaggio le autorità elettorali. Mancano meno di tre mesi ad elezioni particolarmente cariche di tensione, nelle quali l’estrema destra e Bolsonaro affronteranno quella che per molti aspetti è la loro nemesi: l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva. La sinistra rimane chiaramente favorita nei sondaggi. Bolsonaro ha ribadito, ancora una volta senza prove, i suoi attacchi al sistema di voto con cui è stato eletto presidente nel 2018 e prima, deputato per diverse legislature. Al termine della riunione, l’Alta Corte Elettorale ha inviato ai diplomatici una risposta punto per punto alle accuse di Bolsonaro.
“Il sistema è completamente vulnerabile”, ha detto Bolsonaro ai diplomatici che rappresentavano gli Stati Uniti, vari paesi europei e del resto del mondo, perplessi testimoni d’una tanto inconsistente denuncia. L’opposizione e i suoi critici sospettano che il presidente si ostini a seminare dubbi in stile Donald Trump per mettere in discussione il risultato dovesse, come sembra probabile, perdere contro Lula alle elezioni di ottobre. Cosa ancora più inquietante: Bolsonaro sembra intenzionato a coinvolgere le Forze Armate nel riconteggio elettorale.
Le accuse infondate di Bolsonaro contro il sistema di voto elettronico brasiliano non sono nuove, ma nell’ultimo anno sono diventate uno dei cardini della sua campagna elettorale. La cosa sorprendente, e che ha creato una grande polemica in Brasile, è che, stavolta, il presidente in carica ha convocato gli ambasciatori per condividere con loro le sue critiche a un sistema di voto che per oltre due decenni non è stato influenzato da irregolarità. Finora non è stato confermato alcun caso rilevante di frode….
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