Stando a recentissime notizie di stampa, in Afghanistan i servizi segreti russi avrebbero offerto taglie in danaro – un tanto per ogni soldato Usa ucciso – ai talebani. Il tutto senza alcuna reazione da parte del presidente Usa (che, molto poco credibilmente, sostiene di non esser mai stato informato della cosa dai suoi servizi d’intelligenza). È partendo da queste nuove rivelazioni che Max Boot, columnist di antica fede conservatrice del Washington Post, si chiede quali siano state – in questa ed in molte altre precedenti occasioni – le vere ragioni della sudditanza con la quale il presidente dell’ “America First” si muove nei confronti della Russia di Putin…leggi…