Come accade da tempo ogniqualvolta sembra approssimarsi la data di possibile processo che la riguarda – le cause per corruzione contro di lei sono almeno una mezzo dozzina – Cristina Fernández de Kirchner è tornata a puntare il suo indice accusatore contro la Corte Suprema de Justicia. Ecco quel che scrive in proposito La Nación di Buenos Aires.
Cristina Kirchner ha proseguito questo pomeriggio il suo assalto alla Corte Suprema della Nazione riprendendo un artgicolo vergato dal giornalista Victor Hugo Morales. Questo ha scritto, infatti, l’ex Presidente e attuale vice-Presidente: “Ieri il giornalista Victor Hugo Morales ha sottolineato di aver omesso un fatto essenziale nell’analisi su ‘La Corte dei Quattro’: “Il 50% di questa Corte è stato proposto da Pepín Rodríguez Simón, che 587 giorni fa è latitante in Uruguay”. Ha ragione, me ne ero dimenticata”.
In un video di 15 minuti, Cristina Kirchner ha quindi criticato severamente i membri della Corte Suprema (e altri giudici) e ha affermato che c’è “un potere giudiziario che diventa un partito politico, protettore del macrismo e persecutore delle forze politiche che gli si oppongono”, il che pone “ai cittadini in libertà vigilata”.
Ha anche denunciato che “hanno già scritto” e “persino firmato” la condanna contro di lei nel processo “Viality”, dopo l’ “esplicito e sfacciato giudizio preventivo dei quattro cortigiani” con una sentenza con la quale la Corte ha ritenuto che la Commissione avesse commesso un errore nel l’impugnare la causa per presunte anomalie nei lavori pubblici.
In un video che ha caricato sui suoi social network, l’ex presidente ha considerato che l’Argentina è passata da avere una “Corte esemplare”, nel 2003, con l’arrivo alla presidenza di Nestor Kirchner, a ciò che ha definito la “decadenza” del massimo tribunale guidato da quattro membri, il cui funzionamento rende “molto difficile migliorare le condizioni di vita” degli argentini….