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Evo, un pandolino nella scarpa

13 giugno 2009

di Pedro Navaja

Il Pando è uno dei dipartimenti più piccoli del paese ma è anche di gran lunga il meno popolato. Questo non gli ha impedito di essere corteggiato da politici e governanti perchè i 60 mila abitanti (ma solo 30-40 mila elettori) nominano la stessa quantità di senatori che i due milioni di Santa Cruz o La Paz. Inoltre per ottenere un deputato bastano poche centinaia di voti, quando ne servono decine di migliaia a santa Cruz.

 

Dalla presidenza Morales il Pando era governato da un prefetto oppositore, confermato anche nel referendum detto “revocatorio” del 2008, che ratificò lo stesso Morales e quasi tutti i prefetti, ma mandò a casa quelli di Cochabamba e La Paz che passarono quindi dall’opposizione al governo per nomina presidenziale.

 

Pochi mesi dopo la conferma il prefetto del Pando è arrestato e deportato a la Paz con l’accusa di essere l’autore intellettuale dei disordini del settembre del 2008, in cui governativi e oppositori si scontrarono con un bilancio, mai chiarito, di una decina di morti. Da allora, l’ex prefetto è in carcere a La Paz, senza giudizio. Le sentenze della corte suprema che imporrebbero di trasferirlo al carcere di Sucre sono state ignorate dal governo. Al suo posto frattanto Morales insediava un prefetto militare e mezzo migliaio di famiglie chiedevano asilo politico al vicino Brasile.

Nonostante questo i pandini hanno continuato a votare in maggioranza per l’opposizione, che ha ottenuto più voti sia nel referendum costituzionale del 2008 che alle presidenziale del 2009.

 

Per modificare la situazione il governo è ricorso ai numeri. Nell’ultimo anno sono state trasferite dalle aree andine 2.000 famiglie di coloni quechua-aymara, attivamente aiutati dal governo per trasformare la foresta tropicale in area agricola o da pascolo. I contingenti militari e di soldati di leva, anch’essi principalmente provenienti dalle aree andine, sono aumentati esponenzialmente.

Nel Pando, solo da dicembre 2009, il numero degli elettori iscritti è aumento del 6%, contro l’1% degli altri dipartimenti.

 

Gli sforzi del governo sembrano aver dato frutti: ha conquistato il municipio del capoluogo Cobija (per il MAS l’unico capoluogo del paese con Cochabamba, ma con un margine di voti maggiore) e la lotta per il governatore sembra serrata. Anche se il conteggio rapido aveva dato un vantaggio dell’1% all’oppositore, non stupirebbe che la mobilitazione dei militanti del MAS (che hanno occupato la corte elettorale) e le pressioni del governo facciano che il Pando vada, o cada, finalmente in mano di Morales…del resto perchè lasciare la località di Porto Evo (prima Montevideo) in mano oppositrici?

 

 

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