A 17 mesi, ormai, dall’esplodere dell’epidemia – e dopo quasi 8.000 morti accertate – ad Haiti il colera continua ad uccidere. E certo è che il morbo – una delle poche plaghe che avessero fino ad allora risparmiato uno dei più poveri paesi del pianeta – è venuto da fuori, portato dalle truppe delle Nazioni Unite sbarcate per aiutare l’isola devastata dal catastrofico terremoto del 12 gennaio 2010. Chi doveva portare ordine e speranza ha portato soltanto dolore e morte. Sul tema un’inchiesta del New York Times.