Orrore senza fine in Messico. Orrore senza fondo. Domenica mattina la città di Nueva Laredo ha salutato il nuovo giorno illuminando una scena atroce: nove cadaveri, tutti deturpati da evidenti segni di torture, ciondolanti da uno dei cavalcavia della strada che porta all’aeroporto. Il giorno prima quattro giornalisti – parte di una strage che, da anni, va decimando la parte migliore dei media – erano stati assassinati a Vera Cruz…Da quando il presidente Calderón ha lanciato, cinque anni or sono, la sua guerra alla criminalità organizzata, i morti sono stati 50.000, al 90% per cento da annoverare, secondo le autorità, tra gli appartenenti ai cartelli della droga in guerra tra loro e, a loro volta, in guerra con lo Stato. Ma l’ininterrotta mattanza di giornalisti ed il crescente numero di innocenti caduti nel “fuoco incrociato” reclamano un nuovo approccio ad un problema che minaccia di divorare il paese. Da AIMO, una cronaca degli avvenimenti di Nueva Laredo e una collezione di articoli sui più recenti casi di violenza in Messico.