Chiusa la non troppo gloriosa parentesi del governo di destra guidato da Sebastián Piñera, Michelle Bachelet è di nuovo presidente del Chile. Ed il suo ritorno – di fatto la prima rielezione di un presidente nella storia del Chile – appare marcato da una travolgente vittoria (oltre il 60 per cento dei voti) e dalla realtà d’un panorama politico molto diverso da quello che, nel 2005, vide il suo primo successo alla guida della Concertación. Ora la alleanza politica che la sostiene – che include anche il Partito Comunista – appare numericamente molto solida, ma, per molti aspetti, meno compatta di quella che garantì il suo primo mandato. E non solo molto diversi, ma anche molto più difficili, sono i problemi che deve affrontare. A cominciare dal cambio della Costituzione che, nel 1988, la rinata democrazia cilena ereditò dalla dittatura pinochetista.
Sul tema, dal quotidiano La Tercera un articolo di Ascanio Cavallo e, da Infolatam, una analisi di Carlos Malamud