Ovvero: la mezza verità, tutta la mezza verità e nient’altro che la mezza verità…Hugo Chávez Frías ha annunciato ieri, nel corso d’una visita ad una fabbrica di trattori nello Stato di Barinas, che dovrà sottoporsi ad una nuova operazione chirurgica per estirpare una piccola “lesione” di due centimetri e di natura non cancerosa (“non c’è metastasi in alcuna parte del mio corpo”) individuata, nel corso di una visita di controllo a Cuba, nello stesso punto dove, mesi fa, gli era stato estratto un cancro. Chávez ha precisato di aver deciso di anticipare l’annuncio, programmato per il prossimo sabato, a causa delle menzogne che sono state recentemente diffuse sul suo stato di salute. Ed ha aggiunto: “Con queste menzogne vogliono crear confusione e destabilizzare il paese”.
Come sempre assai solenni le conclusioni del presidente bolivariano: “continuerò ad informare il paese… al popolo la verità, come sempre…”.
Belle parole. Peccato che la verità di Chávez sia, da sempre, priva di parti essenziali. La sua malattia – dove si trovava il cancro, come è stato operato e quali siano le condizioni della sua convalescenza – è, infatti, ancora un “segreto di stato”. E sono proprio i silenzi ufficiali – clamorosi persino per un regime che mai si è contraddistinto per la sua trasparenza – a creare le condizioni ideali per la diffusione dei “rumori” che Chávez con tanto sdegno condanna.