Nel gennaio di cento anni fa, ai margini di quella che viene ricordata come “la settimana tragica”, ovvero, di uno sciopero che venne represso al prezzo di oltre 700 morti ammazzati, le autorità e le classi alte argentine si abbandonarono, soprattutto in quel di Buenos Aires, ad una vera e propria “caccia all’ebreo”. Motivo del pogrom: la convinzione che gli ebrei argentini – in alta percentuale provenienti dalla Russia – fossero agenti della rivoluzione bolscevica. Mar Centenera racconta, su El País di Madrid la storia di questa moilto tenebrosa parte della storia argentina…Leggi…