No menu items!
16.5 C
Buenos Aires
Saturday, December 21, 2024
HomeSud AmericaCileQuel che vogliono i cileni

Quel che vogliono i cileni

Su Foreign Affairs Andres Velasco analizza gli avvenimenti che, dalle proteste di massa del 2019 al ripudio della nuova Costituzione, hanno scosso il Cile. Per quale ragione, si chiede Velasco, in poco piu d’un anno un consenso prossimo all’80 per cento si e’ trasformato in un radicale rifiuto del documento che, di quelle proteste si supponeva fosse la piu limpida espressione? In che modo e perche l’Assemblea Costituente ha perso contatto con il popolo che l’aveva eletta?


Alla fine del 2019, più di un milione di cileni sono scesi in piazza in segno di protesta pacifica, mentre una minoranza violenta ha dato fuoco alle imprese e alle stazioni della metropolitana. La saggezza convenzionale sosteneva che l’agitazione era guidata da prezzi elevati, bassi salari e crescenti disuguaglianze di reddito. Per molti, questa interpretazione è stata confermata lo scorso dicembre, quando un candidato di 35 anni dell’estrema sinistra, Gabriel Boric, ha vinto la presidenza con un margine sano, succedendo al conservatore Sebastián Piñera. Ma la storia dello sconvolgimento politico del Cile negli ultimi anni è molto più complessa, come rivelato all’inizio di questo mese quando la stragrande maggioranza dei cileni ha votato per respingere una nuova costituzione redatta da un’assemblea costituzionale di sinistra e sostenuta da Boric….

Leggi l’intero articolo, in inglese, su Foreign Affairs……

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Most Popular

Recent Comments

Sandro Berticelli on Maduro, una catastrofica vittoria
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Corrado on Cielito lindo…
Corrado on Tropico del cancro
Corrado on Evo dixit
Corrado on L’erede
Alligator on Aspettando Hugodot
A. Ventura on Yoani, la balena bianca
matrix on Chávez vobiscum
ashamedof on Chávez vobiscum
stefano stern on Chávez e il “maiale”
Antonio Moscatelli on Gennaro Carotenuto, cavallinologo
pedro navaja on La strada della perdizione
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
giuilio on Maracanazo 2.0