Raúl Castro lo aveva detto: non aspettatevi grandi cambiamenti. Ed è stato di parola. La prima conferenza nazionale del Partito Comunista di Cuba, svoltasi a porte chiuse, si è conclusa, non con una novità (piccola o grande che sia), ma con una prevedibilissima (ma egualmente sconfortante) conferma. Il PCC è e resterà l’unico partito di Cuba, l’unico garante di un cambiamento che, proprio per questo, mai sarà tale. Così come il documento preparatorio, suddiviso in 92 punti, anche le conclusioni della Conferenza e lo scialbo discorso di clausura di Raúl sono apparsi riassumibili in una sola, laconica frase” más de lo mismo”. Da oltre mezzo secolo, la solita solfa. Buona lettura
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