A dispetto delle sue sempre più ovvie – ed ovviamente grottesche – ambizioni imperiali, Donald Trump resta di gran lunga il più impopolare dei presidenti Usa. L’unico, in effetti, che mai sia riuscito a raggiungere la soglia del 50 per cento di pubblica approvazione. Soglia che, in realtà, il nuovo/vecchio presidente aveva sfiorato dopo la sua vittoria dello scorso 4 novembre – evento, questo, non propriamente esaltante, se si considera che tutti i suoi predecessori hanno goduto, nei mesi successivi al trionfo elettorale, di indici di gradimento superiori al 60 per cento – e nelle prime due settimane dopo il suo ingresso alla Casa Bianca. Ora pare che anche questa molto modesta luna di miele stia finendo. La principale ragione? Probabilmente questa: paradossalmente – nella furia degli executive orders e degli abusi di questo primo mese di presidenza – molti degli americani che hanno votato Trump – si stanno rendendo conto che quesdt’ultimo, sebbene notoriamente un bugiardo cronico, sta davvero mantenendo le sue molto dittatoriali promesse. Ecco quel che scrive in proposito Aaron Blake sul Washington Post