No menu items!
16.5 C
Buenos Aires
Tuesday, November 19, 2024
HomeSud AmericaCile4 settimane che sconvolsero il Cile

4 settimane che sconvolsero il Cile

In un articolo per El País di Madrid, Rocío Montes e Federico Rivas Molina tornano a raccontare le quattro settimane di campagna che, in Cile, hanno portato alla vittoria del 35enne Gabriel Boric e di un Cile nuovo ed inedito che riduttivo sarebbe definire “di sinistra”. “Il presidente eletto del Cile, Gabriel Boric che ha vinto le elezioni di domenica scorsa – scrivono i due giornalisti – è passato da un 25% di sostegno al primo turno al 55% al secondo, con un milione di voti in più di José Antonio Kast, suo rivale di estrema destra. Il suo trionfo è stato il risultato di un insolito pragmatismo che ha rotto tutte le previsioni. E non solo perché è riuscito a invertire il secondo posto che ha ottenuto il 21 novembre, cosa che non era mai successa in Cile. Nelle quattro settimane tra le due convocazioni e durante le quali Boric è riuscito a rigirare il voto per ottenere la vittoria alle presidenziali, un’ampia svolta nella storia politica si è rivelata cruciale”.

“Da candidato che prometteva di cambiare tutto – continua l’articolo – Boric è passato ad un altro molto più moderato aspirante presidenziale; ha cambiato i vestiti casual per una camicia con giacca, e ha cessato di parlare ai “compagni e compagne” per rivolgersi ai “cileni e alle cilene”. Boric è stato convincente nel sostenere, soprattutto parlando alle donne e ai più giovani, che una vittoria del suo avversario ultraconservatore avrebbe messo a rischio i diritti acquisiti. E ‘stato, il suo, un successo: la sinistra rastrellato voti tra i minori di 30 anni e guadagnato comodamente tra i meno di 50. È riuscito anche a far uscire di casa il 55% dei cileni, la percentuale più alta dall’introduzione del voto volontario nel 2012.

In questo successo, scrivono Rocío Montes e Federico Rivas, “è stata fondamentale l’incorporazione nella campagna di Izkia Siches, un medico di 35 anni, la stessa età di Boric-, leader della corporazione Medical College, che ha lasciato il suo posto quattro giorni dopo che la sinistra è rimasta due punti sotto Kast in primo giro (25%, contro il 27% del leader del Partito Repubblicano). Pamela Figueroa, accademica dell’Università di Santiago, dice che “l’arrivo di Siches è stato strategico”. “Incorpora una donna che è leader e viene dal mondo sociale, e questo le fa ampliare la sua base di sostegno. Boric diventa più della sua coalizione”, spiega Figueroa….

Continua a leggere l’articolo in spagnolo….

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Most Popular

Recent Comments

Sandro Berticelli on Maduro, una catastrofica vittoria
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Corrado on Cielito lindo…
Corrado on Tropico del cancro
Corrado on Evo dixit
Corrado on L’erede
Alligator on Aspettando Hugodot
A. Ventura on Yoani, la balena bianca
matrix on Chávez vobiscum
ashamedof on Chávez vobiscum
stefano stern on Chávez e il “maiale”
Antonio Moscatelli on Gennaro Carotenuto, cavallinologo
pedro navaja on La strada della perdizione
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
pedro navaja on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Alessandra on Benaltrista sarà lei…
A.Strasser on Benaltrista sarà lei…
Arturo Sania on Benaltrista sarà lei…
giuilio on Maracanazo 2.0