“C’è un episodio che racconta più di altri le proteste in Cile e le sue cause. È la telefonata intercettata e apparsa sui media in cui la primera dama Cecilia Morel si sfoga con un’amica per quelle marce e le violenze, l’ostilità di tante gente che non si spiega, non capisce. “È come se ci fosse una invasione di alieni”, dice con voce rotta, e la frase pur nella tragedia degli eventi diventa meme, la signora irrisa, eletta a simbolo dello scollamento tra chi governa il Cile e la realtà. Alieni? Gente che scende in strada a protestare contro il miserabile stipendio minimo di 301milapesos (425 dollari) e una pensione media che si aggira intorno ai 260 dollari grazie alla legge sulle Afp, le assicurazioni obbligatorie varate da Pinochet e appena ritoccate dai governi democratici, che spremono il lavoratore e arricchiscono le assicurazioni in cambio di pensioni risibili? Quelle che in tutto il mondo avevamo salutato come un successo, salvo capire dopo un po’ che non funzionavano, che non si vive con quelle cifre?….”
Così comincia l’articolo che Gabriella Saba ha scritto per la pagina web DoppioZero. E proprio questo, ll crescente baratro che, dopo decenni di presunti “successi economici” separa la classe dirigente politica e le elite economiche dall’uomo della strada e dalla sua protesta – quella che la “primera dama” paragona ad una “invasione di alieni” – è oggi la vera chiave per comprendere quel che sta accadendo in Cile. E, probabilmente, non solo in Cile…Leggi…