Tutto è cominciato lo scorso 28 d’aprile, con uno sciopero di protesta contro la riforma fiscale decretata dal presidente Ivan Duque lungo le linee del più classico neoliberalismo. E da allora, nonostante la militarizzata violenza della repressione, nessuno è più riuscito a fermare un terremoto che – con la città di Cali come epicentro – ancora continua a scuotere la Colombia nonostante il governo abbia, dopo meno di una settimana, ritirato la proposta di legge. Su El País di Madrid, Catalina Oquendo, analizza i tempi e le ragioni di una protesta le cui radici affondano, ben al di là della causa scatenante, nella realtà della Colombia d’oggi…leggi…