La famosa “bloguera” cubana, Yoani Sánchez, scrive a proposito del Che e del suo mito – un mito che ha riempito la sua infanzia e la sua adolescenza a Cuba – e lo definisce “stinto”. Stinto politicamente e storicamente, ma ancora ben presente sulle t-shirt e su tutti gli oggetti che, ancor oggi, di quel mito incarnano la mercificazione.
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