Il presidente ecuadoriano Daniel Noboa ha vinto la rielezione ieri, in virtù della sua risposta militarizzata alle organizzazioni criminali nel paese. Noboa ha ottenuto il 55,65% di margine di vittoria molto più alto del previsto rispetto al suo avversario in ballottaggio, Luisa González, che ha ottenuto il 44,35%. (CNE). E che ancora – ipotizzando possibili frodi – non ha riconosciuto la vittoria del rivale.
In un discorso di ieri sera Noboa ha detto che i risultati rappresentano una “vittoria storica”, e una clamorosa dimostrazione di sostegno alla sua politica. Noboa aveva vinto la presidenza, battendo anche González, nel 2023 di stretta misura, e dpoi praticamente pareggiato con González al primo turno di votazione a febbraio.
I risultati garantiscono a Noboa più tempo per perseguire una strategia di sicurezza con pugno d’acciaio in un paese che combatte di recente divenuto tra i più violenti nella regione. Anche se l’Ecuador ha trascorso i 17 mesi della presidenza di Noboa in stati di emergenza, le morti violente sono aumentate dopo una tregua iniziale. Febbraio è stato il mese più letale degli ultimi anni, con 736 omicidi, il 90 per cento in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. (Washington Post)
González ha detto, ieri sera, che avrebbe cercato un riconteggio e suggerito una frode. Anche se gli osservatori internazionali non hanno ancora presentato rapporti ufficiali, i capi delle missioni dell’Unione europea e dell’Organizzazione degli Stati americani hanno detto che l’atmosfera di ieri era una “normalità” (leggi, a tal proposito The Guardian)
Il giorno prima delle elezioni, “Noboa ha dichiarato lo stato di emergenza in sette stati, la maggior parte dei quali sono roccaforti di González, sollevando timori che stava cercando di sopprimere il voto tra i suoi sostenitori”, riporta il New York Times.