In Ecuador ancora si stanno contando i voti. Ed ancora noin è chiaro chi, tra il banchiere Guillermo Lasso ed il leader indigenista Yaku Pérez, dovrà sfidare nel ballottaggio del prossimo 11 aprile Andrés Arauz, il candidato prescelto dall’ex presidente Rafarel Correa, attualmente esule in Europa ed inseguito da diversa cause penali. Una cosa però è più che certa. Con il voto di domenica scorsa l’Ecuador si è spostato a sinistra, non solo in direzione del “correismo” e del cosiddetto “socialismo del XXI secolo”, ma anche di nuove, più coerenti e meno caudillisticamente personalizzate, forme di governo. Sul tema di un possibile ritorno – in Ecuador, come in Bolivia – di quella che, a suo tempo, venne chiamata la “onda rosa”, un articolo di World Policy Review…leggi…