Aveva promesso di “mettere le cose a posto” nell’istante stesso in cui, rimesso piede alla Casa Bianca, fosse torna to a sedersi al “resolute desk” dell’Ufficio Ovale. Un paio d’ore di lavoro, giusto il tempo d’apporre la sua firma ad un paio di decreti, e l’inflazione – flagello ereditato dall’Amministrazione Biden – non sarebbe stata che un brutto ricordo. Ora, passati quasi due mesi dal suo insediamento, Donald J. Trump non solo evita di parlare di inflazione – che resta ai medesimi livelli – ma ammette che la sua politica di alte tariffe doganali potrebbe addirittura portare, insieme a qualche turbolenza dei mercati, a un periodo di recessione. Un piccolo dazio da pagare per entrare nella famosa nuova “età dell’oro” da lui preannunciata.
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