Pete Seeger, folk singer autore del celeberrimo “We shall overcome”, è morto ieri dopo 94 formidabili anni di vita. Nessuno, forse, è stato come lui – e per tanto tempo – la voce di quella che, a proposito o a sproposito, viene di norma chiamata “l’altra America”. L’America della libertà (libertà di tutti), della pace e della fratellanza. L’America degli ultimi, dei poveri e degli oppressi. L’America che ha combattuto il maccartismo, la guerra in Vietnam, tutti gli orrori imperiali dell’ultimo secolo. L’America di John Brown e di Martin Luther King. L’America che, nel novembre del 2008 ha (forse prematuramente) celebrato la vittoria di Barack Omaba (Seegel fu tra gli artisti che si esibirono sul palco dell’inauguration day).
Ecco come Jon Pareles ne racconta, sul New Yor Times, la incomparabile storia umana ed artistica.